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Guida dei Mondiali 2014 – 2^ parte

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Seconda parte della guida ai Mondiali 2014 (la prima è qui). Con le congratulazioni a Carlo Ancelotti e a sua figlia Katia.

Gruppo b – Spagna, Olanda, Cile, Australia

Ci sono tre gironi veramente duri in questo Mondiale: il gruppo B è uno di questi. La Spagna, campione in carica, ha dovuto giocare le qualificazioni e non era mai successo che una squadra dovesse ribadire ancora una volta, nei gironi per strappare un posto in Brasile, una superiorità internazionale dimostrata non solo come nazionale. Ha traballato un po’, a sorpresa, ma quando si è trattato di tirar fuori le unghie si è dimostrata rapace e come sempre e ha sbattuto la Francia ai play off. Ha cambiato qualcosina rispetto all’Europeo e ha lasciato a casa una lunga lista di fenomeni. Con guru Del Bosque ancora in panchina, rischiano di vincere ancora una volta. Poi c’è l’Olanda, che è inspiegabilmente sempre una delle mie squadre preferite, in genere per la speranza di rivedere quel calcio totale di cui non ho goduto nel ‘74. La possibilità c’è in questa edizione, perché Van Gaal è garanzia di idee e il fatto che abbia già firmato con lo United fa sì che senta ancora di più la competizione. La rosa è molto più scarsa di tante edizioni passate e, nell’ottica del tecnico ex Bayern, questo potrebbe essere un vantaggio per imporre ancora di più il proprio gioco. La sudamericana del girone è il Cile, un’eterna delusa in Coppa del Mondo. In rosa ci sono diversi talenti ma la Roja sembra avere sempre poco feeling con questa competizione. Vidal, Sanche e il ritrovato Vargas sono le frecce all’arco di Sampaoli, argentino, ex impiegato di banca e allenatore quasi per caso. Chiude il girone l’Australia, alla sua terza partecipazione consecutiva in coppa del mondo ma con un ranking bassissimo e con la rosa meno competitiva degli ultimi 10 anni. Penso non abbiano molte speranze, anche se c’è il giovane Halloran che non mi dispiace. La mia idea su questo girone è che l’unica che ha qualcosa da perdere, e che può essere perso, è proprio la mia favorita. Ciò nonostante, passerà il turno. Quindi, avanti Spagna e Olanda. (Schachner)

Gruppo D – Colombia, Costa d’Avorio, Grecia, Giappone

Daje Yao Kouassi Daje Gervinho. Se tifi o sei simpatizzante della Roma è più facile che tu abbia più attenzione per questo girone che per quello dell’Italia. C’è la Costa d’Avorio e Ancelotti – che non è uno scemo – al tempo disse “Sì alle squadre nazionali, ok all’Italia ma morirei per allenare la Costa d’Avorio”. Facciamo un gioco di soli nomi: Gervinho, di cui sopra, Kolo e Yaya Tourè, Drogba, Kalou e altra mezza Ligue 1, e Lamouchi in panchina. Viene da pensare che cosa succederebbe con un allenatore pragmatico (magari proprio alla Ancelotti): l’idea di essere una delle prime quattro dei mondiali sarebbe molto ma molto più concreta. La Colombia purtroppo pagherà l’assenza di Radamel Falcao, lasciato a casa per infortunio; in difesa hanno Yepes e Zapata, e questo la dice un po’ tutta; in mezzo al campo Quintero, Guarin e Cuadrado assicurano tanta qualità e sicuramente un gioco per lo più divertente; davanti c’è Jackson Martinez, che lo vuole mezza Europa (Roma compresa, pare). E’ la contender del girone con la Costa d’Avorio ma dipende molto dal settore avanzato, più di tanto comunque non potrà fare, anche se forse tra le sudamericane è tra le più rognose. Con Falcao si parlava anche di potenziale sorpresa ai quarti ma lasfiga ha voluto diversamente. Grecia. Ogni volta che leggo Grecia mi sale la carogna della depressione, ché ricordo ancora degli Europei di uno squallore catenacciaro che gridava vendetta. Facendola breve, la rosa è quasi interamente in serie A, e questo dovrebbe dirla tutta sul valore (calcolando che molti neanche sono titolari qui in Italia), ultimo posto sparatissimo nel girone e gli si fa un favore, credo. Se poi arrivano e si rimettono a catenaccio, in Brasile, come probabilmente succederà, subentreranno anche dei cecchini dagli spalti per terminare presto lo stillicidio Giappone: vogliamo tifare Zaccheroni? Davvero vogliamo farlo? Siete sicuri? Perché qui la squadra è Kagawa dello United, quella busta da pubblicità di Honda – che solo Galliani poteva cascarci – e poco, pochissimo altro. Per assurdo dice sfiga che sia un girone non elevatissimo come caratura, quindi nessuno li prenderà sotto gamba: quindi non hanno da giocarsi neanche il fattore sorpresa. Però c’è Zaccheroni, dai (se a qualcuno sta simpatico, dico). Passano Costa d’Avorio e Colombia. (GiorgioP)

 


Archiviato in:al bar dello sport Tagged: australia, carlo ancelotti, cile, colombia, costa d'avorio, giappone, grecia, katia ancelotti, mondiali di calcio 2014, olanda, spagna

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